Sara Chessa nasce in Sardegna nel 1983 e vive nel Regno Unito, dove lavora come giornalista indipendente, scrivendo soprattutto di diritti umani, libertà di informazione, politica e società per diverse testate, tra cui Global Insight, periodico dell’Associazione Internazionale Avvocati. Per la testata Independent Australia, dal 2019, ha seguito l’intero processo sull’estradizione di Julian Assange, sia presso le corti londinesi sia in altri contesti rilevanti – come il Consiglio d’Europa a Strasburgo – raccontando fatti e retroscena del caso. Di quest’ultimo, in Italia, ha scritto per MicroMega e Dolce Vita Magazine. Nel 2023 ha pubblicato, con l’editore Castelvecchi, “Distruggere Assange. Per farla finita con la libertà di informazione”, un libro in cui racconta il processo sull’estradizione di Julian Assange e la protesta pacifica della società civile per chiederne la liberazione. Per il portale italiano Filosofia in Movimento ha prodotto, insieme ad Antonio Cecere, la serie di video interviste “Libertà di informazione e diritti umani”, sul rapporto tra democrazia e diritto alla conoscenza. Come attivista per la libertà dei media, ha partecipato in prima persona alle iniziative di sensibilizzazione delle figure istituzionali europee sul caso WikiLeaks. In questa veste, assieme a John Shipton – padre di Julian Assange – ha tenuto conferenze sul tema presso enti culturali e accademici. È stata inoltre parte attiva negli incontri informativi che hanno portato, nel 2019, alla formazione del Comitato parlamentare italiano per il monitoraggio del caso Assange, guidato all’epoca dal senatore Gianni Marilotti. In collaborazione con la professoressa Patrizia Manduchi dell’Università di Cagliari, ha svolto nel 2011 una ricerca sul campo in Kosovo incentrata sul modo secolarizzato di vivere la fede islamica che caratterizza la popolazione albanese del paese, conseguendo la laurea specialistica in Scienze Sociali e Cooperazione allo Sviluppo con una tesi in Storia e Istituzioni Musulmane che espone gli esiti dell’indagine. Come poetessa in lingua sarda, si è classificata terza nell’edizione 2021 del Premio Letterario Montanaru, organizzato dal comune di Desulo (Nuoro). Come studiosa di ricerca spirituale e insegnante di Yoga, Sara Chessa tiene seminari a Londra insieme a Federico Milanesi, con il quale ha fondato il London Spiritual Development Centre, un’aula di pratica dove il principio fondante è l’assenza di un’autorità costituita e la condivisione di strumenti di indagine interiore e della realtà.
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