Molti sostenitori dell’interpretazione di Everett-DeWitt ritengo-no che il loro approccio sia l’unico a prendere la meccanica quantistica davvero sul serio, e che tale approccio consente di dedurre uno scenario fantastico per la nostra realtà, che contempla un numero infinito di mondi paralleli che si diramano in continuazione. In questo testo, scritto in forma di dialogo, si suggerisce che la meccanica quantistica possa essere presa ancora più seria-mente, se l’interpretazione a molti mondi viene sostituita da un’interpretazione a molte misure. Ciò permette non solo di deriva-re la regola Born (che consente di determinare le probabilità dei diversi processi fisici), risolvendo così il famoso problema della misura, ma altresì di dedurre l’esistenza una realtà non-spaziale, a un solo mondo, che costituisce uno scenario ancora più fantastico di quello del multiverso.