Il rapporto tra scienza e spiritualità è stato dibattuto per secoli, ma una delle prime e più influenti opere che ha posto esplicitamente il problema in un contesto moderno è la Lettera di Galileo Galilei a Madama Cristina di Lorena, Granduchessa di Toscana, scritta nel 1615.
Nonostante il nostro desiderio di riconciliare scienza e spiritualità, siamo molto lontani anche solo dall’avere domande chiare da porci in relazione a questi due approcci alla realtà. Desideriamo riconciliare queste due discipline dal momento che entrambe ci appaiono come manifestazioni significative e profonde della psiche umana, e immaginiamo che in qualche modo, nei tempi moderni, queste si siano riavvicinate. Sia lo yoga, che è un’espressione della spiritualità, sia la fisica, sono interessate alla conoscenza oggettiva. Tuttavia, le due “conoscenze” sono tra loro differenti. Dobbiamo essere consapevoli di questo se non vogliamo accontentarci di una troppo facile integrazione, o di una riconciliazione superficiale. Nulla è più fuorviante del pensiero che vi sia pace quando pace non c’è. L’illusione di avere già trovato quello che ci serve è quella che ci impedisce di cercare ulteriormente.
Scopo principale di questo articolo, scritto in uno stile informale, è quello di informare le nuove generazioni di ricercatori circa la possibilità di adottare un approccio nuovo – e allo stesso tempo assai antico – alla conoscenza: l’autoricerca. Nel fare questo, tenterò di spiegare non solo cosa sia l’autoricerca, ma anche perché tale disciplina non sia ancora oggi promossa su vasta scala sul nostro pianeta, nonostante la sua importanza strategica nel costruire una società umana più avanzata, consapevole e pacifica.
In questo lavoro presentiamo una tesi speculativa su origine e struttura della nostra realtà. Equiparando gli olosomi delle coscienze a delle oloteorie viventi della realtà, in grado di evolversi per mezzo dello strumento della teatica (teoria + pratica), deduciamo l’esistenza di un processo di frattalizzazione in atto del reale, che sarebbe all’origine della condizione di cosmocoscienza. Introduciamo inoltre i concetti di morfoconnessione e cosmocompletismo, e discutiamo della loro rilevanza nell’ambito di uno scenario evolutivo globale.