La proiezione della coscienza è un fenomeno naturale, conseguenza della para-anatomia e parafisiologia del nostro olosoma. Scopo principale dello studio di questo fenomeno, e delle tecniche in grado di favorirlo, è poterne assumere il controllo, trasformando quella che solitamente è un’esperienza vissuta in modo inconsapevole in un’esperienza pienamente lucida e rimembrata. In questo modo, non solo possiamo sollevare un lembo del grande velo, che non ci consente di scorgere la natura propriamente multidimensionale e multiesistenziale della nostra esistenza, ma altresì possiamo accedere a informazioni di prima mano circa la nostra storia personale, gli obiettivi che ci siamo prefissati quando abbiamo deciso di assumere questo corpo fisico, su questo specifico pianeta, e la natura della realtà entro la quale, da tempi immemori, ci evolviamo. In questo lavoro presenteremo in modo sintetico, ma nondimeno completo, le principali informazioni disponibili sull’argomento della proiezione della coscienza, così da offrire al lettore uno strumento teorico-pratico che gli consenta di avvicinarsi con conoscenza di causa e discernimento all’esplorazione di questo importante tema dell’autoricerca, al di fuori dei dogmatismi religiosi e dei riduzionismi della visione monomaterialista della scienza contemporanea.
L’articolo del 2004 di Robert Jahn e Brenda Dunne, “Sensori, filtri e la Sorgente della realtà,” solleva l’importante questione del ruolo della coscienza nell’universo fisico, suggerendo che la sorgente ultima di quest’ultima possa trascendere il corpo, così come le regole e le variabili del mondo fisico in cui opera. In questo articolo presentiamo delle strategie attitudinali volte a una migliore sintonizzazione della mente alla sua Sorgente subliminale, riducendo o modulando l’effetto dei filtri fisiologici, culturali e psicologici, che limitano e colorano la comunicazione mente-Sorgente. Ci sono ulteriori strutture e filtri tra il corpo e la Sorgente, che influiscono su tali livelli di non-manifestazione fisica? Come vedremo, le esperienze fuori del corpo e i parafenomeni associati rivelano l’esistenza di “corpi” sottili e realtà che possiamo esplorare e integrare nel nostro bagaglio conoscitivo.
Nonostante decenni di dedizione allo studio delle esperienze fuori del corpo (OBE), i ricercatori si confrontano ancora oggi con problemi metodologici, pretese accademiche, e la difficoltà nel riuscire a riprodurre il fenomeno a piacimento, o in situazioni controllate. L’autore presenta una panoramica delle sfide e dei tabù relativi alla difficile indagine sulle OBE, così come i passi fatti nella direzione di una conferma relativa della realtà del fenomeno. Gli aspetti più sottili della ricerca sulle OBE, quindi anche quelli più difficili da indagare, saranno altresì discussi, offrendo una più ampia prospettiva su questo campo di ricerca.
Ti sei mai chiesta, o chiesto, perché sei qui? Da quando gli esseri umani hanno raggiunto un sufficiente grado di consapevolezza del mondo in cui vivono, lo hanno indagato, e hanno cercato le ragioni della loro esistenza. Tuttavia, nella misura in cui l’umanità si è sviluppata, a quest’antica domanda si è sempre risposto, tipicamente, tramite sistemi di credenze.